Associazione Biomedica per la Riproduzione Assistita
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Istruzioni per il ricovero (pick-up e transfer)

 

Il  Ricovero per il pick up

Il ricovero  può essere motivo di ansia spesso per scarsa informazione. Per questo motivo l’Equipe del Centro di Procreazione medicalmente Assistita  della Casa di Cura Città di Bra  è a vostra disposizione per i chiarimenti richiesti e farà tutto il possibile per rendere la vostra degenza tranquilla e serena. Questo opuscolo è stato redatto per informarvi su ciò che succede prima, durante e dopo il ricovero.

Procedure durante il monitoraggio

Durante il monitoraggio il vostro ginecologo Vi farà eseguire dei prelievi per gli esami ematologici preoperatori e , l’elettrocardiogramma e il dosaggio dell’Estradiolo.

In tale circostanza dovrete portare con voi i seguenti documenti:

      Carta d’identità

      Codice fiscale

      Tessera sanitaria

Prima dell’intervento di Pick up

Potete consultare telefonicamente segreteria, il vostro Ginecologo  di riferimento del Centro  prima del ricovero e  Vi saranno  fornite informazioni generali riguardo alle  pratiche necessarie al ricovero. Organizzatevi al fine di avere una persona che possa guidare ed accompagnarvi a casa il giorno del Pick up . La durata del ricovero è generalmente di qualche ora , pertanto il vostro accompagnatore dovrà aspettarvi o essere contattabile telefonicamente per accompagnarvi a casa al momento della dimissione. E’ bene inoltre che l’accompagnatore sia disponibile sino al giorno successivo. Per potervi assistere al meglio vi preghiamo di farvi accompagnare da un’unica persona. Se poco prima del ricovero si manifestano sintomi di raffreddore o febbre, avvisate immediatamente il Centro .

Raccomandazione

Leggete con attenzione e osservate scrupolosamente eventuali istruzioni particolari, necessarie per il vostro caso, qualora vi siano state consegnate  o dette al momento della prenotazione.

La sera precedente il ricovero  consumate una cena leggera evitando di bere alcolici, non fumate dopo le ore 20.00. Non assumete più cibo e/o bevande compresi caffè e the dopo la mezzanotte, La mattina dell’intervento, rimuovete il trucco, lo smalto dalle unghie e fate un bagno o una doccia.

Cosa indossare e cosa portare

Indossate abiti larghi e comodi. Rimuovete le lenti a contatto ed eventuali protesi (dentarie o di altro tipo) e piercing. Vi preghiamo di lasciare valori (contanti e gioielli) a casa.

Farmaci

Portate con voi, nella loro scatola originale, i farmaci che abitualmente assumete.

Documentazione clinica

Ricordatevi di portare tutta la documentazione medica in vostro possesso (radiografie, elettrocardiogrammi, esami del sangue ecc).

Il Pick Up

Il giorno dell’intervento siete pregati di rispettare l’orario comunicatovi dal Vostro Ginecologo di riferimento del Centro. All’arrivo in ospedale recatevi in reparto (IV piano). Il Ginecologo del Centro controllerà la perfetta compilazione della cartella e dei consensi informati che avete precedentemente firmato. Un’infermiera vi accoglierà  vi accompagnerà al vostro letto e vi consegnerà gli indumenti da indossare per l’accesso alla sala operatoria e inizierà a prepararvi per l’intervento.

In sala operatoria

Poco prima dell’intervento sarete trasferiti in sala operatoria dove le infermiere vi prepareranno applicando un ago con una flebo al vostro braccio .

Saranno anche monitorati pressione arteriosa, polso e respiro.

Dopo l’intervento

Sarete trasferiti nella sala di risveglio o dì degenza. Qui le infermiere  vi monitoreranno pressione arteriosa, polso e respiro.  Il ricovero generalmente prevede una permanenza da 1 a 6 ore in reparto, ma la permanenza dipenderà da come vi sentirete. Prima di andare a casa il Ginecologo del Centro verificherà  se le vostre condizioni cliniche sono tali da consentire la dimissione. Quando sarete pronti per essere dimessi, l’infermiera rivedrà con voi le prescrizioni del medico.

Vi verrà fissato un appuntamento il nuovo ricovero per il trasferimento degli embrioni. (solitamente 2-3 giorni dopo il pick up)

Il Transfer

Da 2 a 5 giorni dopo il pick up vi recherete al centro per il trasferimento  degli embrioni. Il ricovero prevede procedure  analoghe  al  ricovero per il pick up.

Prima dell’assegnazione della camera di degenza avverrà il colloquio con la biologa e il medico che hanno seguito il vostro ciclo pma, verranno visionate le foto degli embrioni e deciso insieme a voi il da farsi: numero di embrioni da trasferire, eventuale congelamento o trattamenti quali Assisted Hatching  e Blastocisti.

La procedura prevede il trasporto in sala operatoria, ma le procedure si svolgeranno in tempi più brevi, senza alcuna sedazione ed in assoluta assenza di dolore.

Area attesa dei familiari

 L’accompagnatore può aspettare nella sala di attesa del reparto o in camera di degenza. Il Ginecologo del Centro sarà disponibile a parlare con gli accompagnatori al termine delle sedute operatorie.

Il ritorno a casa

Vi verrà rilasciata una lettera di dimissione nella quale saranno riassunti tutti dati inerenti al pick up, alle procedure laboratoristiche (embrioni ed esami seminali ) e  al transfer, in allegato troverete un CD con le foto degli ovociti e degli embrioni ottenuti.

In caso di impossibilità all’esecuzione del transfer verranno anche elencate le caratteristiche degli embrioni crioconservati.

Verrà inoltre consegnata una prescrizione dei farmaci  che dovrete assumere nel periodo  successivo al transfer. 

Descrizione delle tecniche di II° livello: FIVET e ICSI

Entrambe prevedono alcuni tempi che vengono generalmente così schematizzati:

  • induzione farmacologica dell’ovulazione multipla
  • prelievo degli  ovociti ( pick –up)
  • inseminazione e fecondazione
  • trasferimento dei preembrioni in utero ( transfer)

Induzione farmacologica: al fine  di poter disporre di più ovociti da fecondare  ( non di uno soltanto come avviene nel ciclo spontaneo) alla paziente  vengono somministrati farmaci in varie combinazioni tra loro  ( analoghi , antagonisti del GnRH , gonadotropine) che stimolano  l'ovaio. Questi farmaci  permettono di raggiungere due scopi: 1) facilitare la crescita e la maturazione di numerosi  follicoli, 2) controllare il momento  dell'ovulazione,in modo che sia possibile prelevare  gli ovociti prima della loro spontanea fuoriuscita dai follicoli. Quando i follicoli raggiungono il diametro ottimale, alla paziente  viene somministrato un farmaco  (HCG) che provoca l'ovulazione ed il prelievo  degli  ovociti viene programmato circa 34-36 ore  dopo, vale a dire  poco prima  di quello che sarebbe lo "scoppio" spontaneo dei follicoli. Il monitoraggio dei follicoli avviene generalmente a giorni alterni  e viene eseguito con sonda vaginale a vescica vuota. Questo metodo permette la regolazione e l'eventuale modificazione del protocollo farmacologico.

Prelievo degli ovociti: la metodica ormai  universalmente  accettata di prelievo degli ovociti è mediante  puntura ed aspirazione dei follicoli per via vaginale sotto controllo ecografico. La paziente viene ricoverata presso il Centro  ed accompagnata in una sala sterile contigua al laboratorio. Viene eseguita una blanda sedazione della paziente; viene introdotta la sonda vaginale e si procede a puntura ed aspirazione  dei follicoli mediante un sottilissimo ago.  Dopo il prelievo la paziente  rimane in osservazione  2-3 ore dopodiché viene dimessa.

        

FIVET Inseminazione e fecondazione: gli ovociti , tenuti  in un medium di coltura, vengono subito esaminati  per la valutazione del grado  di maturità e trasferiti  per 2-3 ore  in uno speciale incubatore  a 37°C ( la stessa temperatura corporea della donna ). Successivamente gli ovociti  sono inseminati : in ogni capsula contenente un ovocita viene immesso  un determinato  numero  di spermatozoi preventivamente  preparati. E' quindi necessario  che in concomitanza  al prelievo ovocitario, il partner  raccolga i seme che con particolari sistemi  di centrifugazione e lavaggio, sarà  reso  idoneo  all'inseminazione.                 

La fecondazione ( penetrazione di uno  spermatozoo all'interno dell'ovocita) è completata, sempre in incubatore, dopo circa 18 ore dall'inseminazione e dopo circa 12 ore  l'ovocita fertilizzato comincia a dividersi in due cellule (pre-embrione). Dopo  quindi 48 ore dal prelievo il pre-embrione, che di norma è di 2-4 cellule, è pronto  per essere  trasferito nell'utero.

ICSI Inseminazione e fecondazione: Questa tecnica  di introduzione recente (1993)  ha rivoluzionato i limiti imposti alle metodiche  di PMA  in casi di  fattore maschile grave o gravissimo. FIVET , GIFT e altre tecniche  presuppongono  infatti un numero  minimo  di spermatozoi. 

Oggi la ICSI  ( IntraCytoplasmayic Sperm Injection) permette  di effettuare  un intervento  di  PMA  avendo a disposizione  anche un numero di  spermatozoi  bassissimo: in pratica  sono sufficienti  tanti spermatozoi  quanti sono gli ovociti recuperati.

Nella ICSI le fasi sono identiche alle altre tecniche "maggiori" eccetto quella della fecondazione.

Gli ovociti , tenuti  in un medium di coltura, vengono subito esaminati  per la valutazione del grado  di maturità e trasferiti  per 2-3 ore  in uno speciale incubatore  a 37°C ( la stessa temperatura corporea della donna ). Successivamente gli ovociti  sono inseminati    Questa fase prevede l'uso di una micropipetta di vetro con la quale viene iniettato un singolo spermatozoo all'interno dell'ovocita. Il procedimento  viene eseguito a 400 ingrandimenti  con un particolare microscopio, equipaggiato con un micromanipolatore. La fecondazione è completata, sempre in incubatore, dopo circa 18 ore dall'inseminazione e dopo circa 12 ore  l'ovocita fertilizzato comincia a dividersi in due cellule (pre-embrione). Dopo  quindi 48 ore dal prelievo il pre-embrione, che di norma è di 2-4 cellule, è pronto  per essere  trasferito nell'utero.

Mediante ICSI si sono ottenute  gravidanze con spermatozoi  immobili e\o anomali e con spermatozoi  ottenuti dalle vie seminali, in pazienti con assenza  congenita  di una parte di queste vie.

 

Trasferimento dell'embrione:il trasferimento dell'embrione è una procedura molto semplice , ambulatoriale e non richiede analgesia. Da uno a tre  pre-embrioni, sospesi in una goccia di medium di coltura  sono aspirati  in un sottile catetere. Questo viene quindi  delicatamente inserito nell'utero  e i pre-embrioni posizionati in cavità uterina. Il procedimento  richiede  in tutto 10-15 minuti, dopodiché la paziente  rimane a riposo  per alcune ore.

 

Congelamento di embrioni ed ovociti

Attualmente è possibile la crioconservazione di ovociti e di embrioni.

Gli ovociti maturi non utilizzati per la fecondazione possono essere sottoposti a congelamento e crioconservazione nei casi in cui ciò sia effettivamente attuabile a giudizio dei biologi del Centro, ed eventualmente utilizzati in un momento successivo allo scopo di ottenere embrioni da trasferire in utero.

Per motivi intrinseci alla qualita’ dei gameti e comunque per ragioni indipendenti dalla volontà degli operatori, gli ovociti sottoposti a crioconservazione potrebbero subire dei danni tali da renderne impossibile l’utilizzo per successive procedure di fecondazione o di transfer embrionario in utero.

La crioconservazione di gameti e’ subordinata al pagamento da parte dei pazienti della tariffa prevista dal Centro e specificata nel modulo informativo alla pagina che illustra tutti i prezzi delle procedure di fecondazione assistita.

La tecnica di crioconservazione degli ovociti e’ stata messa a punto recentemente, permettendo la nascita di bambini sani e vitali, ma il numero di cicli eseguiti in tutto il mondo e’ ancora troppo ridotto per poter stimare con precisione le reali possibilita’ di successo ed i rischi. La stessa percentuale di sopravvivenza ovocitaria al congelamento e di fertilizzazione di ovociti scongelati, attualmente pari in entrambi i casi al 50% circa, e’ soggetta a variare in conseguenza dell’avanzamento delle conoscenze tecniche e alle caratteristiche dei pazienti; pertanto verra’ comunicata dai medici del Centro ad ogni singola coppia

Per quanto riguarda gli embrioni, in base alla Sentenza della Consulta del 1° aprile 2009 (Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 13 maggio 2009), il Medico del Centro secondo le condizioni clicnico-anamnestiche può autorizzare la fertilizzazione di più ovociti e di conseguenza crioconservare gli embrioni che non saranno oggetto di transfer.

Complicanze

Le terapie di stimolazione ovarica possono causare alcune complicanze che devono essere conosciute dalle coppie che si sottopongono a queste terapie.

Essenzialmente si tratta di quattro complicanze e cioè:

                  -     la gemellarità

-          la sindrome da iperstimolazione ovarica.

-          Neonati di basso peso corporeo

                  -     una maggior frequenza di malformazioni fetali

         

Gemellarità

La stimolazione ovarica con gonadotropine ha lo scopo di portare alla formazione di alcuni follicoli ( certamente più di uno) per afferire alle varie tecniche di procreazione medica assistita, con una maggiore probabilità di successo.

E’ ovvio che tale condizione  può portare all’ottenimento di una gravidanza gemellare ed in alcuni casi trigemellare.

Oggi non si assiste più a gravidanze con quattro o cinque gemelli poiché le metodiche di stimolazione si sono affinate, con l’utilizzo di farmaci più maneggevoli, per una maggior esperienza degli operatori, ed anche perché, la nuova legge del 19 febbraio 2004 n. 40 impedisce di fatto che

possano essere  prodotti e di conseguenza trasferiti nell’utero più di tre embrioni.

La sindrome da iperstimolazione ovarica.

E’ questa, sicuramente, la complicanza più importante, nell’ambito di queste tecniche di stimolazione ovarica.

E’ una patologia causata dall’eccesso di ormoni, che a loro volta fanno scattare dei meccanismi incentrati sul controllo dei liquidi dell’organismo.

In effetti si assiste ad un notevole passaggio di liquidi dal sistema vascolare a quello extravascolare.

E’ così che si creano delle raccolte di liquido in addome (ascite), senso di gonfiore generalizzato, edema diffuso, a volte nei casi più importanti versamento pleurico, cioè quello che viene definito idrotorace, con conseguente difficoltà alla respirazione.

E’ ovvio che i casi più importanti, con idrotorace, sono rari, e possono essere facilmente prevenuti sospendendo la terapia prima del recupero degli ovociti o con altri accorgimenti terapeutici.

 

Neonati di basso peso.

E’ ormai accertato che le pazienti sottoposte a tecniche di PMA, partoriscono icon frequenza lievemente maggiore neonati affetti da iposviluppo con peso inferiore alla norma. E’ ovvio che tali gravidanze devono essere sottoposte ad un monitoraggio più attento.

Malformazioni fetali.

I neonati che nascono dalle tecniche di PMA hanno una maggior frequenza di malformazioni fetali. Tale frequenza è ancora maggiore per quelle pazienti che sono state sottoposte ad un trattamento di ICSI.

Per tali motivazioni si consiglia di effettuare un’amniocentesi, od una biopsia dei villi coriali a scopo diagnostico.

 

Consenso informato

A tutte le coppie che si accingono ad eseguire  delle tecniche di  procreazione medico assistita  è obbligatorio la sottoscrizione di un consenso informato  che deve essere letto  attentamente dalla coppia nei giorni precedenti il ricovero .   Il suddetto deve anche essere eventualmente discusso con i medici della struttura al fine di eliminare ogni  dubbio  sulla tecnica scelta.

 

Le Tecniche

  • Procreazione Medicalmente Assistita
  • Inseminazione Intrauterina
  • Tecniche in vitro
    • FIVET/ICSI TARIFFA AGEVOLATA
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La nostra associazione “Essere genitori Joanne Dezes” è una organizzazione senza fini di lucro che opera nel settore della procreazione medica per aiutare, quelle coppie, desiderose di prole, che non possono permettersi gli alti costi dei trattamenti.



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In caso di emergenza o per qualsiasi dubbio inerente alla terapia potete contattare il Dr. Alessandro Morelli o il Dr. Domenico Mossotto al numero sottostante

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